Tra i cipressi

Ogni sabato pomeriggio trova il tempo di recarsi al campo santo, a trovare il suo povero marito. Morto giovane, troppo, in un incidente stradale dove non aveva alcuna colpa se non quella di trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato. Sposati da poco più di due anni, non avevano neanche avuto il tempo di pensare ad una famiglia, e forse lei si rincuora di non averlo fatto, adesso si troverebbe da sola a crescere un bambino fra gli altri problemi che deve già gestire. Di anni ormai ne sono passati tre, quasi quattro, ma non perde questa abitudine e solo rare volte è mancata all’appuntamento. Nessun uomo nel frattempo è riuscito ad avvicinarsi al suo cuore, né tanto meno a sfiorarle la pelle nuda. È una donna ancora giovane e molto bella, gli spasimanti non sono mancati, ma lei preferisce rintanarsi nella sua vedovanza; il carattere fiero e indipendente la porta a vivere in solitudine e in solitudine risolve i suoi rari bisogni carnali.

Si avvia lenta sul lieve pendio, fra gli alti cipressi che segnano il percorso. Sotto il sole insistente del pomeriggio primaverile arriva alla sua tomba e appoggia la borsa e una piccola sporta di carta di fianco alla grande lapide. Inizia a sistemare i fiori, apre il mazzo sopra la lastra di marmo per poter sceglierli meglio. Prende il vasetto e rimuove i fiori ormai rinsecchiti portati solo sabato scorso. La primavera è ormai entrata prepotente e quei fiori non riescono a sopravvivere più di qualche giornata. Ritorna verso suo marito, con il vasetto pieno di acqua, le viene incontro un uomo alto, vestito di scuro, un uomo maturo ma dall’aspetto molto fresco e decisamente giovanile. I loro sguardi si incrociano e l’uomo accenna un saluto discreto, con un lieve cenno del capo. Lei risponde quasi in automatico, abbassando appena gli occhi e chinando la testa. Si incontrano spesso, le tombe dei loro consorti sono molto vicine ed entrambi riescono a venirli a visitare solo nel sabato pomeriggio. L’uomo stringe un mazzolino di rose bianche, sembra un ragazzo al suo primo appuntamento. Nel silenzio più assoluto i due si affaccendano senza fretta a rassettare ed abbellire le lapidi dei loro amati; la donna passa anche un piccolo straccio umido su tutta la superficie e sulla foto del suo giovane marito. Una volta terminato rimangono in piedi in raccoglimento e in silenziosa conversazione. Continua a leggere

Ascolta la mia voce

ascolta

“Adesso lasciati andare, molla ogni freno, fatti trasportare dall’orgasmo… così… brava…bravissima…”. La donna si lascia travolgere dagli spasmi dell’orgasmo, tutto il suo corpo si irrigidisce, freme e trema in preda ai brividi. Un sommesso e lungo gemito esce dalle sue labbra, il corpo piano piano si ammorbidisce sotto le spinte dell’uomo che la sta possedendo e che viene dentro di lei dopo qualche istante.
Si alza, si allontana dal letto ed esce dalla stanza lasciandoli soli.
Accende lo smartphone per verificare i nuovi messaggi. Preferisce sempre tenerlo completamente spento, non deve avere nessun tipo di distrazioni durante le sessioni. Ci sono dei messaggi da parte dell’ultima coppia contattata, sono ancora in fase conoscitiva ma già a un buon punto, forse riusciranno a risolvere a breve. Sfoglia velocemente le foto ricevute, rapidi sguardi per memorizzare quel corpo di donna.
Si avvia verso la sua auto. Anche per oggi si può ritenere soddisfatto. Appena sale in macchina arrivano i messaggi della coppia appena lasciata.
“Grazie… è stato davvero speciale e indimenticabile, non credo di essere mai riuscita a raggiungere un livello così alto di eccitazione. Grazie davvero”.
Lancia il cellulare sul sedile del passeggero e mette in moto. Lo sguardo perso fra le luci del traffico, la mente già proiettata al prossimo incontro, alla prossima coppia. Ripensa alle foto ricevute, lei non sembra esattamente il suo tipo. Sa di non avere “un tipo” ma la donna in questione è parecchio esile, molto segnata in viso, il costato in evidenza e il seno troppo piccolo e vuoto. Ha una bella figa però, labbra morbide e rigonfie, stonano quasi su quel corpo così magro, sono una piacevole sorpresa per lo sguardo. Le grandi labbra riescono a coprire per bene la figa, appare solo una lunga e rosea ferita, depilata con cura e umida.
Il marito potrebbe essere un ostacolo, dalle conversazioni intercorse non è sembrato particolarmente favorevole e ha posto molte domande cariche di dubbi e sarcasmo. Ma lo sa, riuscirà a convincerlo, ne sono capitati altri con lo stesso atteggiamento, si sono tutti dovuti ricredere. D’altronde se arrivano a contattare lui, vuol dire che qualcosa che non funziona nel rapporto c’è e lui ormai sa come farla funzionare, è un esperto in questo e si è costruito senza sforzi una discreta fama. Continua a leggere